Roma / Metro
Roma/Metro
Ansichtsgedichte sowie ein recht zweifelhafter philosophischer Diskurs
Poesie da guardare e un discorso filosofico alquanto dubbioso
Deutsch - Italienisch
Neuauflage, erscheint im Frühjahr 2019
im p + b-Verlag
ISBN 978-3-927684-31-7
Was ich vorab sagen möchte ...
Nirgends war ich zu Hause - bis ich nach Rom kam.
Nicht wenige, die Rom besucht haben, empfinden so. Dies zeigte mir der bescheidene Erfolg der Erstauflage dieses Buches. Ich lebte drei Jahre in dieser Stadt, und mein sehnlichster Wunsch ist auch heute noch,in dieser Stadt endgültig zu Hause zu sein. Besonders wenn ich meine schnellen Eindrucksgedichte wieder lese. Was ich immer wieder gerne tue. Gegenüber der Erstauflage habe ich einige Gedichte hinzugefügt, diese sind mit einem Stern nach dem Titel gekennzeichnet sind. Aber alle diese Zeilen stammen aus der gleichen Zeit - aus den ersten Wochen in dieser Stadt.
Zwei Gedichte habe ich nicht übersetzt…. Sie warten auf eine gute Übersetzung.
Roma - ti amo für immer. Und wenn ich einst Abschied nehmen muss, möchte ich am Strand von Capo Cotta in alle Winde zerstreut werden.
Sie wollen wissen, wo das ist?
Ostia, dann nach links, fragen Sie nach "il buco".
Vorrei dire ...
In nessun luogo mi sono sentito a casa – fino che arrivai a Roma.
Non pochi si sono sentiti allo stesso modo, visitando Roma.Il discreto successo della prima edizione di questo libro me lo ha mostrato. Ho vissuto in questa città per tre anni e ancor ‘oggi il mio desiderio più caro è di trovarmi finalmente a casa. Soprattutto quando rileggo queste mie poesie … cosa che faccio sempre volentieri. Rispetto alla prima edizione ho aggiunto un paio di poesie che sono contrassegnate con una stella. Ma tutte queste linee provengono dallo stesso periodo - dalle prime settimane in questa città.
Due poesie non sono tradotte in italiano ....Sono in attesa di una buona traduzione.
Roma – ti amo per sempré. E quando – un giorno – dovro’ dire addio, vorrei essere sparso al vento sulla spiaggia di Capo Cotta. Dov´è ?
Ostia, poì a sinistra, poi chiedere per “il buco”.
paul k
BAR MIT BLICK ...
un vero italiano?
fragt der feinberockte braun
den der ihm grad / weiß
den caffè reicht
no no di napoli
so wie sein akzent
oder vielleicht
palermo?
über die stahlblanke theke
lächelt man sich zu / blickt
amüsiert nach draußen wo nun
die verlangte tüte drinnen bier
neben dem alten steht / stuhl /
der mit seinem kumpanen
umständlich an der rot
umwickelten stange / stoff /
herumhantiert
ITALIA
Italia
land des ewigen provisoriums und der täglich neuen kompromisse
land der unbegrenzten freiheit und für jeden erwerbbaren toleranz
des feinsten lächelns und der reinsten augen
du land wo jeder gerne leben möchte
und dennoch jeder lebenswichtigen institution mißtraut
Italia
du land der hinkenden die nicht mehr aus den kriegen stammen
du land wo die zitronen tatsächlich blühn
und aus den armen autoradios sprießen
land mit den nachrichten um halb und meinem namen
in der zeitung begründet auf verdacht
Italia
land wo ein jeder gern dem nachbarn auf der straße weiterhilft
die eigene verabredung bis auf weiteres verschiebend
wo man das köstliche eis mit der spachtel austeilt
und nicht erst lange fragt ob eine portion der andern gleicht
wo man den staub zum fenster hinaus gerecht verteilt
und nicht wie bei uns vernichtet
Italia
ich frage mich
lieb ich dich mehr als mein zuhaus?
BAR CON VEDUTA SU PIAZZA VENEZIA
un vero italiano?
domanda all'elegante giacca di lana / marrone
colui che allo stesso tempo / bianco
gli offre il caffè
no no di napoli
così come il suo accento
o forse -
palermo?
sul lucido bancone di acciaio
ci si sorride / si guarda
divertiti di fuori dove ora
la busta considerata con dentro la birra
sta vicino al vecchio / striscione
che con il suo amico
cuce minuto intorno
al bastone avvolto / dalla tela
rossa
ITALIA
Italia
terra dall'eterno ordinamento provvisorio e dal nuovo compromesso quotidiano
terra dalla libertà illimitata e tolleranza acquistabile per ognuno
dal più bel sorriso e dagli occhi più limpidi
terra dove ognuno potrebbe vivere volentieri
e tuttavia non si fida di ogni istituzione relevante
Italia
terra di zoppi che non sono imputabili alle guerre
terra dove veramente fioriscono i limoni
e le autoradio germogliano dalle braccia
terra con le notizie a metà e con il mio nome
reso subito sospetto sul giornale
Italia
terra dove ognuno aiuta volentieri il vicino sulla strada
ritardando il proprio appuntamento
dove il delizioso gelato si distribuisce con il mestolo
e non si domanda subito se la porzione è uguale all'altra
dove la polvere viene tolta dalla finestra e mandata di fuori
e non come da noi distrutta
Italia
mi chiedo
ti amo più della mia terra?
SUBAUGUSTA NACH CINECITTÀ
da ist zuerst der strom
der vorwärts reißt
dann wogend halt denn schuhe
die sich nach einander scharen
hosenaufschläge kraftlos
dem schwung nachgestolpert
rockzipfel tauchen wider /
strebend in reih und glied
ein gürtel lässt sich ermattet
hängen schlapp fällt die lasche
und weiß abgegriffen denn zuglos
steht die hitze hier im raum
der ist ein tunnel und die angst
ist grell davongestrahlt wie oft
schon hat ein höhres wesen
hier unten reingeschaut und
(wie zuvor der kontrolleur
in seiner box aus edelstahl
vor seinem video um nichts)
sich um das sein gekümmert?
blicke die hungrig in ausschnitten lungern
blicke die in fremden augen baden suchen
blicke die nach verriegelten türen flüchten
anfahrt die füße zieht's zwei schritt zurück
gern lässt man sich an fremden stoffen reiben
und feuchtgekrampfte Hände die an milchgrau
gespritzen haltestangen leben fahrt und kalt
treibt es den atem aus ergebener umklammerung
d.h. bis zum nächsten stopp
wo es uns wieder zusammenrückt
und drückt bevor man dann aussteigt
SUBAUGUSTA VERSO CINECITTÁ
dapprima c´è la corrente
che trascina in avanti
poi ondeggiando la fermata e le scarpe
che si radunano una dopo l'altra
urti di pantaloni senza forza
traballanti nella spinta
i lembi delle vesti si tuffano riluttanti
in fila e in riga
una cintura si lascia pendere spossata
fiacca cade la linguelta
sciupata bianca poi il caldo
afoso nel vagone
è un tunnel e la paura
si riflette sfacciata quante volte
questo essere alto
qui sotto si è già riguardato e
(come prima il controllore
nel suo box di
acciaio speciale
ha controllato il niente sul video)
si è preoccupato dell'essere
guarda chi affamato ozia nelle scollature
guarda chi cerca di perdersi in occhi estranei
guarda chi si rifugia vicino alle porte sprangate
arrivo i piedi fanno due passi indietro
volentieri ci si lascia strofinare da stoffe estranee
e umide mani contratte che vivono sui sostegni spruzzati di grigio tragitto e freddo
spira l'alito di un abbraccio affettuoso
fino alla prossima fermata
dove arriviamo un'altra volta
prima di scendere di nuovo
Und jetzt geht es ums Metrofahren in dem Buch. Betitelt: Ein philosophischer Diskurs, denn in der Metro kommt man auf allerlei Gedanken.
KENNER DER SICH NICHT TÄUSCHEN LÄSST
in new york gingen die leute
nicht so dicht an die gleise
fahre der zug ein
dafür wäre es nirgends schwieriger
einen fahrschein ohne kleingeld
in der tasche zu erstehn - weder
in london noch paris
In berlin verkehre sie
auch noch nach 23.30
und dass die linie b
vor der linie a in betrieb
ist doch einmalig
Adesso scendiamo giù nella Metro. Titolo: Un discorso filosofico visto che c´è tanto da vedere e riflettere.
L'INTENDITORE CHE NON SI LASCIA INGANNARE
a new york la gente non si avvicinerebbe
così folta ai binari
quando il treno arriva
da nessuna parte sarebbe più difficile
acquistare un biglietto
senza spiccioli in tasca - né
a londra né a parigi
a berlino viaggino
anche dopo le 23.30
e pure che la linea b
sia in funzione prima della linea a
è unico
Fahrt - (Prinzip Hoffnung)
Viaggio - (Principio di Speranza)
Die bank belegt zu viert
betreibt man menschenkunde
im atlanten auf dem knie
die hand ist's vom weiß/
gelben knochen her gesehn
die sie interessiert das läuft
links des ganges ab rechts
perlt einem der die fahrtrichtung
gewählt urplötzlich die stirn
obwohl's doch eisig kalt
zögernd alle Aufmerksamkeit
sorgfältigst nicht erregend greift
er zu tempo d.h. hier kleenex
und reibt nun rubbelt nun auf
seiner stirn herum was jedoch
nichts taugt der strom will
nicht versiegen
vorsichtig greift sein blick nach
rechts zum nachbarn hin ob der
sein fehlverhalten schon bemerkt
und erschrickt heftig und begreift wahr/
haftig seinen schweiß - wer da düster
hände tief vergraben im dunklen
dicken mantel nach draußen starrt
scheint so seltsam ihm vertraut
oder doch ein hoffnungsschimmer
weil im zweiten blick die
figur als frau erkannt?
la panchina occupata in quattro
si studia antropologia
nell'atlante sulle ginocchia
è la mano con bianche ossa gialle
che interessa loro e questo succede
a sinistra del passaggio e a destra
si perla la fronte dall´improviso a uno
che ha scelto un posto nella direzione del viaggio
sebbene faccia un freddo gelido
esitante e in modo tanto scrupoloso
per non stimolare l'attenzione
prende un tempo vuol dire qua un kleenex
e ora stropiccia ora strofina
con forza sulla sua fronte
ma non serve il fiume
non vuole esaurirsi
cauto sposta il suo sguardo
a destra verso il vicino se
nota le sue manovre
e si spaventa violentemente e comprende
davvero/ veramente il proprio sudore - questo
con le mani nascoste profondamente
nel pesante mantello nero guardando con aspetto
cupo gli sembra stranamente conosciuto
C´è un barlume di speranza
perché al secondo sguardo
riconosce la figura di una donna?
Wenn Ihnen die Ansichtsgedichte gefallen, können Sie sie bald hier oder bei Amazon oder im Buchhandel bestellen.